Si sa, a volte la cosa crea imbarazzo: portare un apparecchio da adulti, per molti, è un tabu da superare, anche in caso di estrema necessità. Quello che in molti non sanno è che, con l’apporto delle nuove tecnologie, si possono evitare inestetismi e disagi fisici e psicologici. Ma quanto è frequente l’inserimento di un apparecchio per adulti? Quali le differenze rispetto alla stessa casistica con gli adolescenti? Quali sono gli interventi più frequenti? Una risposta ce la offre questo interessante articolo, tratto dal sito sorridiamo.info.
Siamo abituati a cercare quel caratteristico sorriso di metallo nei bambini o negli adolescenti, afflitti dal pensiero di non poter sfoggiare un sorriso da star… non ancora, almeno.
Ma cosa succede se è un adulto a dover portare l’apparecchio?
Adulti o bambini?
L’ortodonzia in età adulta presenta notevoli differenze rispetto all’adolescenza.
Le ossa di una persona sviluppata sono infatti completamente inserite nello scheletro e non possono più crescere ulteriormente. Se è più facile agire sui bambini spostando e ruotando le ossa del cavo orale, negli adulti queste sono ormai ben stabilizzate e il dentista deve concentrarsi soprattutto sui denti.
L’utilizzo dell’apparecchio da parte degli adulti è piuttosto raro, sebbene negli ultimi tempi sia un fenomeno in crescita. La mancanza di informazioni sui dispositivi ortodontici porta infatti a credere che questi siano riservati agli adolescenti, non tenendo conto delle moderne tecnologie in grado di correggere le malposizioni dentali anche in età avanzata.
Solo piccoli problemi?
Per qualcuno si tratta di risolvere problemi a livello dentale o mascellare, per qualcun altro invece le problematiche appartengono alla sfera estetica… ma nulla deve essere sottovalutato, in quanto nel giro di qualche anno anche piccoli fastidi estetici potrebbero causare seri danni al cavo orale.
Un disallineamento dentale o mandibolare potrebbe infatti portare con sé l’insorgere di carie, patologie gengivali e usura prematura dei tessuti, richiedendo l’uso di dentiere o interventi di chirurgia più avanzati.
L’ausilio di un apparecchio fisso consentirebbe dunque anche ad un adulto di correggere:
- Spaziature tra i denti
- Denti storti o sporgenti
- Sovrapposizione del morso
- Affollamento dentale
Quali apparecchi?
Generalmente negli adulti le correzioni ortodontiche vengono messe in atto attraverso apparecchi fissi, mantenuti per un periodo che può variare dai 6 ai 24 mesi.
Le nuove tecnologie hanno reso gli apparecchi meno voluminosi e soprattutto meno visibili, per soddisfare le nostre esigenze estetiche.
È molto diffuso infatti tra gli adulti il timore di mostrarsi con un apparecchio, rovinando la propria immagine professionale e privata… “Cosa dirà il mio ragazzo? I miei figli mi prenderanno in giro? I clienti mi prenderanno sul serio?” sono solo alcune tra le perplessità più diffuse pensando ad un dispositivo ortodontico fisso. Per questo accanto alla soluzione classica troviamo oggi moderni modelli di apparecchi correttori:
- Apparecchi invisibili: si tratta di dispositivi intraorali quasi impercettibili, realizzati in silicone o altri materiali, in grado di riallineare progressivamente i denti.
- Tecnica linguale: tecnica innovativa che prevede l’applicazione di attacchi e archi metallici sul lato interno dell’arcata dentale, rendendoli invisibili all’esterno.
Prima di ricorrere ad uno qualsiasi dei dispositivi è fondamentale che le gengive siano sane e in ottimo stato, così da evitare l’insorgere di fastidiose infiammazioni e gengiviti dovute alle classiche carenze di igiene orale quotidiana.